giovedì 11 settembre 2008

There's no place like home - part II

Non ci sono cani che abbaiano a tutte le ore del giorno (e della notte). Non passano treni dietro casa; e quindi non ci sono neppure i din don dan delle sbarre che scendono a tutte le ore del giorno (e della notte). In compenso siamo circondati da orti e giardini: e ci sono un sacco di zanzare e mosche.
Le notti nella casa nuova procedono bene, a parte quella appena passata con Beatrice influenzata (povera cucciola, stamani aveva 39,9°); che siano i canini che spuntano?
E finalmente da ieri pomeriggio abbiamo l'acqua calda (fino a l'altro ieri docce serali e cena dai suoceri), gli elettrodomestici funzionanti (fino a ieri mattina scaldavamo il latte per il biberon di Beatrice su un fornello da campo, io e Paola colazione al bar) e, alleluia alleluia, il giardino, la terrazza e il soggiorno SGOMBRI. Non mi sembra ancora vero.
Certo, c'è ancora un sacco di lavoro da fare: la squadra operai (suocero e zio) sta finendo di appendere i lampadari e le tende, devono ancora arrivarci i divani e lo studio, l'antenna satellitare, il prossimo anno ci occuperemo di rifare i serramenti e la tenda della terrazza, poi toccherà alle porte e magari, quando ci riprenderemo dal dissesto finanziario, anche al bagnetto di servizio.
In compenso non è ancora attiva la linea telefonica e l'ADSL. Spero risolvano l'inconveniente presto. Moooolto presto.
Però in queste tre settimane mi sono improvvisato facchino, piastrellista, elettricista, giardiniere, arredatore, pittore e direttore lavori: una bella soddisfazione. E ho imparato una cosa fondamentale: CI VUOLE MOLTO PIU' TEMPO E MOLTA PIU' CALMA per gestire un trasloco con (parziale) ristrutturazione. Due settimane sono NIENTE. E bisogna esser pronti a sborsare un SACCO di soldi: gli imprevisti e le rogne sono sempre in agguato, e vengono spesso (cioè: sempre) fuori. Però sono dimagrito due chili. Paola ringrazia.

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