sabato 27 settembre 2008

There's no place like home - part III

Signori miei, il nostro nuovo-vecchio appartamento è stato il miglior investimento che potevamo fare. Ora abbiamo anche lo studio nuovo, sono arrivati i divani e c'è pure il satellite. E la vita a Staranzano è davvero piacevole. Dietro l'angolo c'è il piccolo e grazioso centro cittadino, con la chiesa, il municipio, la biblioteca, la posta, la banca, il panificio, la macelleria-salumeria, il negozio di casalinghi, la gelateria, il fotografo e una fornitissima azienda agricola dove sembra di entrare in un paesino dell'Ottocento, con le oche, i galli e le papere che vagano ovunque. E il bello è che è tutto raggiungibile a piedi in due minuti; e tutti si salutano, e tutti si conoscono, e tutti parlano in bisiaco!
Stamani c'è gran fermento in casa: stiamo preparando la grigliata per la squadra operai (genitori, suoceri, fratelli e zii) che ci hanno dato una mano per sistemare la casa. Lo strudel di mele è in forno, nonna Rosy sta pulendo le verdure, nonno Sergio "piccolo" si appresta a buttar sulle piastre bistecche, salsicce e polenta a fette con l'aiuto del nonno Sergio "grande" e di nonna Graziella.
Beatrice si diverte un mondo; e io sono felice. Appena torna Paola da scuola, si mangia!!!

giovedì 11 settembre 2008

There's no place like home - part II

Non ci sono cani che abbaiano a tutte le ore del giorno (e della notte). Non passano treni dietro casa; e quindi non ci sono neppure i din don dan delle sbarre che scendono a tutte le ore del giorno (e della notte). In compenso siamo circondati da orti e giardini: e ci sono un sacco di zanzare e mosche.
Le notti nella casa nuova procedono bene, a parte quella appena passata con Beatrice influenzata (povera cucciola, stamani aveva 39,9°); che siano i canini che spuntano?
E finalmente da ieri pomeriggio abbiamo l'acqua calda (fino a l'altro ieri docce serali e cena dai suoceri), gli elettrodomestici funzionanti (fino a ieri mattina scaldavamo il latte per il biberon di Beatrice su un fornello da campo, io e Paola colazione al bar) e, alleluia alleluia, il giardino, la terrazza e il soggiorno SGOMBRI. Non mi sembra ancora vero.
Certo, c'è ancora un sacco di lavoro da fare: la squadra operai (suocero e zio) sta finendo di appendere i lampadari e le tende, devono ancora arrivarci i divani e lo studio, l'antenna satellitare, il prossimo anno ci occuperemo di rifare i serramenti e la tenda della terrazza, poi toccherà alle porte e magari, quando ci riprenderemo dal dissesto finanziario, anche al bagnetto di servizio.
In compenso non è ancora attiva la linea telefonica e l'ADSL. Spero risolvano l'inconveniente presto. Moooolto presto.
Però in queste tre settimane mi sono improvvisato facchino, piastrellista, elettricista, giardiniere, arredatore, pittore e direttore lavori: una bella soddisfazione. E ho imparato una cosa fondamentale: CI VUOLE MOLTO PIU' TEMPO E MOLTA PIU' CALMA per gestire un trasloco con (parziale) ristrutturazione. Due settimane sono NIENTE. E bisogna esser pronti a sborsare un SACCO di soldi: gli imprevisti e le rogne sono sempre in agguato, e vengono spesso (cioè: sempre) fuori. Però sono dimagrito due chili. Paola ringrazia.

sabato 6 settembre 2008

There's no place like home - part I

Ecco, la prima notte nella nuova casa di Staranzano è passata. Surreale quanto basta, situazione da terremotati con la sala invasa da scatole e scatoloni, e Beatrice che ha dormito nella cameretta vuota, solo col suo lettino.
Stamani sveglia all'alba - anzi, prima: alle 5.40 eravamo già in piedi, Paola è facile all'ansia... - e siamo già tutti al lavoro.
Sto scrivendo dal vecchio appartamento di Ronchi, c'è solo il pc e l'armadio di Beatrice da smontare; da ora, black out informatico.
Ciao, cara vecchia casa. Un po' di magone c'è. Ma poco poco.

lunedì 1 settembre 2008

Metà dell'opera...

Ok, siamo ancora vivi, ma almeno siamo a metà dell'opera. La prima settimana di ristrutturazioni & pulizie nel nuovo appartamento è stata faticosissima, ma la soddisfazione di aver provveduto "in famiglia", grazie allo spassionato aiuto di genitori, suoceri, zii, fratelli e cognate è davvero tanta.
Ci hanno consegnato l'appartamento lunedì scorso, in condizioni... drammatiche, per non parlare del giardino (no, foresta selvaggia è la definizione più appropriata). Credo che i vetri non venissero puliti da mooooolti anni. Abbiamo trovato peli di cane sui soffitti. Non vi dico cosa è venuto giù dai bordi della vasca da bagno. Le piastrelle del bagno me le ricordavo grigio chiaro, poi sono state pulite... e sono rosa chiaro. °__° Dal vialetto del giardino è tornato alla luce un pozzetto di cui si erano perse le tracce una decina di anni fa, sepolto da uno spesso strato di terriccio, aghi di pino, fogliame marcio.
Insomma, ci siamo rimboccati le maniche e, armati di rulli, pennelli, stracci, ramazze e idropulitrice abbiamo letteralmente trasformato l'appartamento e disboscato il giardino. Le pareti sono ora di un bianco abbacinante (tranne la cameretta di Beatrice, di un bel verde pallido), dipinte con le insuperabili pitture naturali della Solas; abbiamo cambiato le piastrelle della cucina; ripulito i muri esterni da muffe, muschi e polveri sottili; ed ora aspettiamo i bellissimi pavimenti in legno biocompatibile della Fiemme3000 per ricoprire tutta la zona notte.
Trasloco previsto per giovedì o venerdì. Lunedì arriveranno la nuova cucina e la cameretta di Beatrice.
E' una sfaticata, ma ne vale la pena.