Oggi, giovedì grasso, in ufficio ci siamo concessi qualche piccolo peccato di gola. Non che gli altri giorni non ce ne concediamo (anzi, stiamo ancora smaltendo panettoni e tronchi natalizi, tra un caffè del mattimo e un thè del pomeriggio), ma visto che martedì prossimo è carnevale...
Prima di andare al lavoro sono passato nella più buona pasticceria della zona, e ho acquistato otto - dicasi otto - frìtole con la crema. Non so come si chiamino nelle altre regioni, ma la foto credo sia eloquente. Ebbene: ho speso la bellezza di € 5,50. Allora ho cominciato a fare un rapido calcolo con le care, vecchie, lire. € 5,50 equivalgono a 10.000 lire, più o meno. Diviso otto: fanno 1.250 lire a frìtola. Cioè quanto in epoca pre-euro, e mica secoli fa, costava una pasta crema, ma di quelle belle grandi, che diciamo corrispondono ad almeno TRE frìtole. Insomma, € 0,63 a frìtola. Mia mamma, con quella cifra che ho speso stamani, di frìtole ne farebbe due chili. E sai che mangiate, dopo.
Fatti, riflessioni, argomenti di un trentanovenne di nuovo papà.
giovedì 19 febbraio 2009
mercoledì 4 febbraio 2009
L'ha detto, l'ha detto!
E' successo stamani, al cambio del pannolino. "Beatrice, come si chiama la mamma?" Risposta: "Pàoa". Ma questo si sapeva già da tempo. "E come si chiama il papà?" Sorrisone: "Checo". Mi sono squagliato, giuro. Ho riprovato in seguito, ma niente. Per oggi va così. Orgoglio paterno alle stelle.
Iscriviti a:
Post (Atom)