domenica 28 dicembre 2008

Padre al cubo

L'altro giorno, leggendo una delle centinaia di riviste dedicate alle mamme e ai bimbi, ho scoperto di essere un "padre al cubo", o "P3", come si dice oggi. Non sapevo nemmeno esistesse una categoria del genere, ma a onor di cronaca i padri al cubo sono quelli post-neo-moderni, cioè che - guarda un po' - si occupano attivamente dei figli, cambiandoli, curandoli, giocando con loro, portandoli a spasso e - poffarre! - emozionandosi anche. Insomma, son un P3 perché ho assistito al parto di mia moglie, ho visto Beatrice appena appena nata con il funghetto sulla testa lasciato dalla ventosa che ben due ginecologhe hanno usato per tirarla fuori dopo 23 ore di travaglio. Ma quello che più mi ha lasciato perplesso, è che appena il 10% dei padri è un P3. Ma che cavolo: e il restante 90% che diavolo fa?!?

martedì 23 dicembre 2008

giovedì 11 dicembre 2008

Ecoincentivi? Sì, grazie

Domani sarò virtualmente a Roma, assieme a Legambiente, a protestare davanti a Montecitorio: bisogna che il Governo faccia marcia indietro sulla delirante restrizione delle detrazioni fiscali del 55% per interventi di riqualificazione energetica. Sarò di parte, perché anch'io ho ancora alcuni importanti (economicamente, ma non solo) lavori da affrontare nel nuovo appartamento, per contenere i consumi e dare concretamente una mano alla salvaguardia dell'ambiente e al comfort domestico; e questa cosa qui, passata incredibilmente così sotto silenzio e davvero minimizzata nel pacchetto "anti crisi", non mi sta bene. Progettisti, idraulici, imprese che hanno investito nelle energie rinnovabili e pulite, aziende produttrici di isolanti, serramentisti, sono tutti sul piede di guerra, e giustamente. Per farvi un'idea, vi rimando a questo bell'articolo di Mario Tozzi. E speriamo bene.

lunedì 27 ottobre 2008

Ora solare

Ok la stanchezza. Ok che ero reduce da una "due giorni" a Roma. Ok che non guardiamo regolarmente tg o leggiamo assiduamente i quotidiani. Ma ieri mattina, domenica, ci siamo dimenticati del ritorno all'ora solare, e alle 7.30 (ma per noi erano ancora le 8.30) Paola ha regolarmente acceso la scopa elettrica per far pulizie. Per fortuna i nostri vicini condòmini son tutti un po' sordini; e noi abbiamo goduto di un'ora "regalata", letteralmente. E vabbè...

martedì 14 ottobre 2008

Non stupitevi di tutto questo silenzio...

...è normale quando il SAIE di Bologna incombe, e il sottoscritto si ritrova letteralmente subissato di cose da fare. Sto trascurando un sacco di notizie, argomenti, discussioni: ma d'altronde non ho scelta, e tantomeno tempo.
Da domani e fino a sabato la mia casa diventerà la fiera di Bologna (pad. 18, stand E33) e l'attiguo Palazzo dei Congressi, in piazza della Costituzione (gli amici del musical lo conosco meglio come Europauditorium), dove organizziamo una mostra-convegno sui Luoghi di Produzione ecocompatibili.
Se vi interessa, o se solo volete venire a trovarmi... al Palazzo dei Congressi l'ingresso è gratis! ^__^
Giovedì, inoltre, c'è l'attesa cenetta con gli Amici del Musical di Bologna: vi farò sapere come va!

sabato 27 settembre 2008

There's no place like home - part III

Signori miei, il nostro nuovo-vecchio appartamento è stato il miglior investimento che potevamo fare. Ora abbiamo anche lo studio nuovo, sono arrivati i divani e c'è pure il satellite. E la vita a Staranzano è davvero piacevole. Dietro l'angolo c'è il piccolo e grazioso centro cittadino, con la chiesa, il municipio, la biblioteca, la posta, la banca, il panificio, la macelleria-salumeria, il negozio di casalinghi, la gelateria, il fotografo e una fornitissima azienda agricola dove sembra di entrare in un paesino dell'Ottocento, con le oche, i galli e le papere che vagano ovunque. E il bello è che è tutto raggiungibile a piedi in due minuti; e tutti si salutano, e tutti si conoscono, e tutti parlano in bisiaco!
Stamani c'è gran fermento in casa: stiamo preparando la grigliata per la squadra operai (genitori, suoceri, fratelli e zii) che ci hanno dato una mano per sistemare la casa. Lo strudel di mele è in forno, nonna Rosy sta pulendo le verdure, nonno Sergio "piccolo" si appresta a buttar sulle piastre bistecche, salsicce e polenta a fette con l'aiuto del nonno Sergio "grande" e di nonna Graziella.
Beatrice si diverte un mondo; e io sono felice. Appena torna Paola da scuola, si mangia!!!

giovedì 11 settembre 2008

There's no place like home - part II

Non ci sono cani che abbaiano a tutte le ore del giorno (e della notte). Non passano treni dietro casa; e quindi non ci sono neppure i din don dan delle sbarre che scendono a tutte le ore del giorno (e della notte). In compenso siamo circondati da orti e giardini: e ci sono un sacco di zanzare e mosche.
Le notti nella casa nuova procedono bene, a parte quella appena passata con Beatrice influenzata (povera cucciola, stamani aveva 39,9°); che siano i canini che spuntano?
E finalmente da ieri pomeriggio abbiamo l'acqua calda (fino a l'altro ieri docce serali e cena dai suoceri), gli elettrodomestici funzionanti (fino a ieri mattina scaldavamo il latte per il biberon di Beatrice su un fornello da campo, io e Paola colazione al bar) e, alleluia alleluia, il giardino, la terrazza e il soggiorno SGOMBRI. Non mi sembra ancora vero.
Certo, c'è ancora un sacco di lavoro da fare: la squadra operai (suocero e zio) sta finendo di appendere i lampadari e le tende, devono ancora arrivarci i divani e lo studio, l'antenna satellitare, il prossimo anno ci occuperemo di rifare i serramenti e la tenda della terrazza, poi toccherà alle porte e magari, quando ci riprenderemo dal dissesto finanziario, anche al bagnetto di servizio.
In compenso non è ancora attiva la linea telefonica e l'ADSL. Spero risolvano l'inconveniente presto. Moooolto presto.
Però in queste tre settimane mi sono improvvisato facchino, piastrellista, elettricista, giardiniere, arredatore, pittore e direttore lavori: una bella soddisfazione. E ho imparato una cosa fondamentale: CI VUOLE MOLTO PIU' TEMPO E MOLTA PIU' CALMA per gestire un trasloco con (parziale) ristrutturazione. Due settimane sono NIENTE. E bisogna esser pronti a sborsare un SACCO di soldi: gli imprevisti e le rogne sono sempre in agguato, e vengono spesso (cioè: sempre) fuori. Però sono dimagrito due chili. Paola ringrazia.

sabato 6 settembre 2008

There's no place like home - part I

Ecco, la prima notte nella nuova casa di Staranzano è passata. Surreale quanto basta, situazione da terremotati con la sala invasa da scatole e scatoloni, e Beatrice che ha dormito nella cameretta vuota, solo col suo lettino.
Stamani sveglia all'alba - anzi, prima: alle 5.40 eravamo già in piedi, Paola è facile all'ansia... - e siamo già tutti al lavoro.
Sto scrivendo dal vecchio appartamento di Ronchi, c'è solo il pc e l'armadio di Beatrice da smontare; da ora, black out informatico.
Ciao, cara vecchia casa. Un po' di magone c'è. Ma poco poco.

lunedì 1 settembre 2008

Metà dell'opera...

Ok, siamo ancora vivi, ma almeno siamo a metà dell'opera. La prima settimana di ristrutturazioni & pulizie nel nuovo appartamento è stata faticosissima, ma la soddisfazione di aver provveduto "in famiglia", grazie allo spassionato aiuto di genitori, suoceri, zii, fratelli e cognate è davvero tanta.
Ci hanno consegnato l'appartamento lunedì scorso, in condizioni... drammatiche, per non parlare del giardino (no, foresta selvaggia è la definizione più appropriata). Credo che i vetri non venissero puliti da mooooolti anni. Abbiamo trovato peli di cane sui soffitti. Non vi dico cosa è venuto giù dai bordi della vasca da bagno. Le piastrelle del bagno me le ricordavo grigio chiaro, poi sono state pulite... e sono rosa chiaro. °__° Dal vialetto del giardino è tornato alla luce un pozzetto di cui si erano perse le tracce una decina di anni fa, sepolto da uno spesso strato di terriccio, aghi di pino, fogliame marcio.
Insomma, ci siamo rimboccati le maniche e, armati di rulli, pennelli, stracci, ramazze e idropulitrice abbiamo letteralmente trasformato l'appartamento e disboscato il giardino. Le pareti sono ora di un bianco abbacinante (tranne la cameretta di Beatrice, di un bel verde pallido), dipinte con le insuperabili pitture naturali della Solas; abbiamo cambiato le piastrelle della cucina; ripulito i muri esterni da muffe, muschi e polveri sottili; ed ora aspettiamo i bellissimi pavimenti in legno biocompatibile della Fiemme3000 per ricoprire tutta la zona notte.
Trasloco previsto per giovedì o venerdì. Lunedì arriveranno la nuova cucina e la cameretta di Beatrice.
E' una sfaticata, ma ne vale la pena.

giovedì 21 agosto 2008

Maremma, la seconda casa

E va ben, anche quest'anno le ferie sono finite. Tre settimane che sono letteralmente volate. Un po' per la casa nuova, che fino all'ultimo ci ha fatto penare e ci ha fatto perdere quattro giorni di vacanza, un po' per il Ferragosto che cadeva di venerdì (e noi ci muoviamo di solito quel giorno lì, quando c'è molto meno traffico), stavolta i giorni a Gavorrano sono davvero scivolati via come acqua fresca.
Però è come se avessimo fatte tre vacanze: i primi giorni in compagnia dei miei suoceri, che come sempre ci coccolano, ci accudiscono e si godono Beatrice; la seconda settimana noi tre soli, tra spiaggia, mare, passeggiate e shopping; e, dopo la visita in agriturismo dai cugini di Paola, l'ultima parte della vacanza funestata da un virus intestinale che ha prima colpito la piccolina, costringendoci ad una tappa "forzata" al pronto soccorso pediatrico di Grosseto, e poi ha sfiorato anche noi due con disturbi fastidiosi che non vi sto a raccontare. Morale della favola: chiusi in casa, tutti a dieta e con scorte di sali minerali da reintegrare.
Però la Maremma è sempre la Maremma. Aspra, selvaggia, profumata di terra, timo e olive. Ormai è la mia seconda casa, ed è sempre un piacere tornarci.

lunedì 28 luglio 2008

Abbiamo la casa!

Con altri due colpi di scena (un accatastamento di una veranda mai concluso, che ha comportato il dover rifare la domanda di contributi regionali in tutta fretta, e l'attestato di qualificazione energetica sì o no), finalmente questo pomeriggio siamo diventati proprietari del nuovo-vecchio appartamento con giardino e orto a Staranzano.
Relax, finalmente. Domani si parte per l'amata Maremma, e speriamo che Beatrice in viaggio si comporti bene. Ma tempo ne abbiamo, e fretta nessuna. Bagno di Gavorrano ci coccolerà fino a ferragosto; e poi penseremo a organizzare i lavori in casa e al trasloco.
Buone ferie a tutti!!!

mercoledì 23 luglio 2008

Due giorni di ordinaria burocrazia

Ma io non lo so: negli altri Paesi civili accadono cose di questo genere? Andiamo con ordine.
Lunedì sera, ore 17. La responsabile dei mutui della nostra banca (una grande banca ormai internazionale, di cui non faccio il nome, ma che comincia per "U") telefona a Paola: "Ma voi non mi avevate detto di avere un mutuo speciale". Ora, vai a capire cosa si intende per mutuo speciale, ma Paola le fa presente che sono ormai cinque (cinque!) mesi che stiamo dietro a 'sta cosa dell'estinzione anticipata del vecchio mutuo, che il suo collega della filiale di Ronchi - quella dove è radicato il conto corrente - ha già controllato tutto e stampato da quel dì il prospetto con il residuo, assicurandoci che era tutto apposto e si sarebbero occupati di tutto e noi non dovevamo preoccuparci di niente. Bene, perché io mastico poco di economia, e mi riesce difficile destreggiarmi tra interessi passivi, attivi, rate, spread, montanti e altre cose incomprensibili. "Ma avete parlato con il tizio tal dei tali? Ah, ho capito tutto. Mi serve comunque la tal percentuale per ricalcolare tutto, recuperatela nel contratto, mandatemi una email e io domattina alle 8 e 15 sono in ufficio e vediamo di risolvere prima che vendiate l'appartamento".
Attimi di panico. Troviamo la percentuale. Spedisco l'email. Alle 8.30 del giorno dopo (ieri) chiamo la responsabile: tutto ok? "Sì, ho ricevuto, speriamo vada tutto bene"
Con qualche giustificato patema, alle 10.45 siamo dal notaio. I nostri acquirenti ci raggiungono nello stesso istante. Entriamo in ufficio e un'impiegata ci accoglie con uno stupito: "E voi chi siete ?!?"
Vorrei risponderle: siamo quelli che le assicurano lo stipendio. Invece chiariamo che siamo quelli della compravendita. "Ah, ma non avevamo appuntamento alle 11.15 e con voi a mezzogiorno? Chi vi ha dato questo orario?". Ci guardiamo scettici: la sua segreteria... che infatti sbotta con uno: "E vabbé, 11 o 11.15... sono le 10.50, mancano venti minuti, va bene lo stesso, no?"
Risultato: i nostri acquirenti si accomodano, io e Paola aspettiamo di essere convocati assieme a loro nella sala riunioni dove ci raggiungerà il notaio e dove siamo passati al setaccio dalla segretaria. Alle 11.30 telefona la responsabile: ok, alle 12 arriva il direttore per il mutuo; tutto apposto.
Intanto sono già le 11.50. Il notaio si presenta alle 12.10, legge l'atto di vendita, fa un paio di battute, sbaglia nell'indicare compratori e venditori, ci fa giurare che naturalmente non c'è stata alcuna mediazione immobiliare, no?..., ma alla fine si aggiusta tutto e alle 12.25 esce dicendo: "Ok, ora dobbiamo solo aspettare il funzionario della banca per il mutuo." Che è già in ritardo di 25 minuti.
Non possiamo fare altro che chiacchierare con i nostri acquirenti e definire utili dettagli per il trasloco e la cessione dell'appartamento. Alle 12.40 si apre la porta, fa capolino la segretaria che ci ha accolto all'inizio: "E voi che ci fate da soli qui?" Stavolta non resisto, e rispondo con un "Stiamo aspettando i tramezzini, no? Vista l'ora e l'attesa..." Non sembra cogliere la battuta, guarda l'orologio e risponde: "Ah, state aspettando il funzionario..." Che ancora non si vede. Alle 13 - sono quindi passati altri 20 minuti - Paola riceve una telefonata dalla responsabile mutui. "Ah, senta, dovrebbe farmi un favore: prenda carta e penna e scriva: Io Bellini Paola, nata a ecc. ecc. chiedo l'estinzione anticipata del mutuo numero... ecco, stia attenta a non sbagliare..." E comincia a sciorinare qualche cifra. "Ah, no, ho sbagliato! Il numero giusto è... E lo mandi al fax numero..." Bene. Paola scrive a mano la richiesta e ci vogliono cinque (cinque!) tentativi prima che il fax parta. Ma del funzionario ancora nessuna traccia. Alle 13.20 risuona il cellulare. E' di nuovo la responsabile mutui. "Mi scuso per il ritardo. Ma abbiamo la polizia in sede e il direttore è impegnato. Non può venire ora. Dobbiamo rimandare a questo pomeriggio."
Alle 14.30 si ritorna dal notaio. Stavolta il direttore c'è. La vendita avviene. Ma la banca del gruppo che deve chiudere il nostro vecchio mutuo non si fida neppure delle parole del direttore e dell'assegno che ha in mano. Non so poi per quale arcano motivo - forse perché era tutto regolare ?... - la pratica viene sbloccata. Ecco, siamo ufficialmente senza casa.
Fine delle trasmissioni? Macché, siamo ancora all'inizio. Stamani torniamo in banca per la pratica per chiedere i contributi regionali sull'acquisto della casa. Un'ora di trafila a compilare un modulo di sei pagine dove nella prima pagina si dichiara chi si è, nella seconda lo si torna a fare, nella terza si riafferma che quelli citati nella prima pagina sono effettivamente gli acquirenti e che sono sposati tra loro. Comunque alla pratica vanno allegati una serie di documenti tavolari da richiedere all'Ufficio preposto. E noi lemmi lemmi ce ne andiamo là. Al primo piano sembra facile: un simpatico impiegato ci dice che i documenti che ci servono costano 25 centesimi a foglio, ce li stamperebbe subito senza nessuna formalità, ma per i nostri scopi contributivi servono quelli con i timbri e i bolli che vengono rilasciati al piano di sotto.
Bene. Solo che dopo un'attesa di 25 minuti, scopriamo che secondo l'impiegata del piano di sotto, per avere gli stessi documenti che al piano di sopra ci avrebbero dato sulla parola "volante", serve una delega scritta degli attuali proprietari e che comunque costano 44 euro a foglio. Passi per i 44 euro, ma faccio notare che non serve alcuna delega, perché come esposto nello stesso ufficio, tali documenti possono essere richiesti dai diretti interessati, e noi lo siamo perché documenti alla mano (domanda di contributo appena fatta, contratto preliminare al seguito, e quisquilie varie) lo attestano. Risposta: "Guardi che le leggi mica lo ho fatte io; io devo solo farle rispettare." Appunto: ma se la legge che lei ha esposto dice questo, perché adesso mi serve una delega? L'impiegata va a leggere l'avviso, ma sembra che legga un'altra cosa, perché rimane con la sua convinzione. Arriviamo ad un accordo: ci forniscono i documenti che ci servono se compiliamo un'autocertificazione dove autocertifico le stesse cose per almeno tre volte. Ma tant'è. Con uno squisito trucco burocratico, e un punto di cucitrice, i due fogli diventano uno solo, così ce la caviamo con appena 44 euro.
Intanto anche questa mattinata è volata via; e lunedì prossimo dobbiamo appena comprare l'altro appartamento. Buon Dio, ho già i brividi.

lunedì 21 luglio 2008

Senza casa, con figlia a carico

Non ridete, ma da domattina, per qualche giorno, sarà così. E' in calendario l'appuntamento dal notaio per la vendita del nostro appartamentino di Ronchi (quello sotto il cavalcavia, dietro la ferrovia... molto "homeless", no?), che sarà acquistato da una giovane coppia napoletana con una simpatica bimba piccolina che ha già fatto amicizia con Beatrice e che già adora la sua nuova cameretta tutta rosa con lo stencil delle principessine Disney.
La grande macchina del trasloco sta per mettersi ufficialmente in moto, dunque, anche se ormai da qualche settimana Paola ha già cominciato a imballare libri (santo cielo, quanti!!!), cd, piatti, bicchieri e soprammobili, col risultato surreale che stiamo vivendo tra gli scatoloni in stanze con i mobili ormai vuoti.
E così, da domani saremo senza casa, almeno fino a lunedì prossimo quando abbiamo il rogito per comprare il nuovo-vecchio appartamento di Staranzano, e con una figlia a carico. E in più Paola è disoccupata, ma per fortuna - era ora! - venerdì entrerà in ruolo, seppur come insegnante di sostegno. Ma dopo dieci anni di precariato, è già un bel risultato, no?

giovedì 17 luglio 2008

Bentrovati anche di qua

Il musical non mi basta. E allora alimento anche quest'altro blog, creato quando ho vissuto l'enorme emozione di vedere "in diretta" la mia Beatrice quando ancora fluttuava nel pancione di Paola (e del resto, il post qui sotto è ancora lì a testimoniarlo). Non che il tempo a disposizione sia aumentato, anzi; ma tante volte mi capita, specialmente quando cammino per andare al lavoro, di perdermi in pensieri e riflessioni che magari vale la pena di scambiare con qualcuno. Ecologia, ambiente, letture, svaghi, televisione, vacanze, lavoro, ma anche le gioie (e i patemi) della paternità. Insomma, di tutto un po'. E attenti, se seguite LOST: se non siete in pari con la programmazione americana, mi sa che potrete trovare spoiler. Perché come sono un musical-lover... sono anche lost-maniaco.
Enjoy!