lunedì 28 luglio 2008

Abbiamo la casa!

Con altri due colpi di scena (un accatastamento di una veranda mai concluso, che ha comportato il dover rifare la domanda di contributi regionali in tutta fretta, e l'attestato di qualificazione energetica sì o no), finalmente questo pomeriggio siamo diventati proprietari del nuovo-vecchio appartamento con giardino e orto a Staranzano.
Relax, finalmente. Domani si parte per l'amata Maremma, e speriamo che Beatrice in viaggio si comporti bene. Ma tempo ne abbiamo, e fretta nessuna. Bagno di Gavorrano ci coccolerà fino a ferragosto; e poi penseremo a organizzare i lavori in casa e al trasloco.
Buone ferie a tutti!!!

mercoledì 23 luglio 2008

Due giorni di ordinaria burocrazia

Ma io non lo so: negli altri Paesi civili accadono cose di questo genere? Andiamo con ordine.
Lunedì sera, ore 17. La responsabile dei mutui della nostra banca (una grande banca ormai internazionale, di cui non faccio il nome, ma che comincia per "U") telefona a Paola: "Ma voi non mi avevate detto di avere un mutuo speciale". Ora, vai a capire cosa si intende per mutuo speciale, ma Paola le fa presente che sono ormai cinque (cinque!) mesi che stiamo dietro a 'sta cosa dell'estinzione anticipata del vecchio mutuo, che il suo collega della filiale di Ronchi - quella dove è radicato il conto corrente - ha già controllato tutto e stampato da quel dì il prospetto con il residuo, assicurandoci che era tutto apposto e si sarebbero occupati di tutto e noi non dovevamo preoccuparci di niente. Bene, perché io mastico poco di economia, e mi riesce difficile destreggiarmi tra interessi passivi, attivi, rate, spread, montanti e altre cose incomprensibili. "Ma avete parlato con il tizio tal dei tali? Ah, ho capito tutto. Mi serve comunque la tal percentuale per ricalcolare tutto, recuperatela nel contratto, mandatemi una email e io domattina alle 8 e 15 sono in ufficio e vediamo di risolvere prima che vendiate l'appartamento".
Attimi di panico. Troviamo la percentuale. Spedisco l'email. Alle 8.30 del giorno dopo (ieri) chiamo la responsabile: tutto ok? "Sì, ho ricevuto, speriamo vada tutto bene"
Con qualche giustificato patema, alle 10.45 siamo dal notaio. I nostri acquirenti ci raggiungono nello stesso istante. Entriamo in ufficio e un'impiegata ci accoglie con uno stupito: "E voi chi siete ?!?"
Vorrei risponderle: siamo quelli che le assicurano lo stipendio. Invece chiariamo che siamo quelli della compravendita. "Ah, ma non avevamo appuntamento alle 11.15 e con voi a mezzogiorno? Chi vi ha dato questo orario?". Ci guardiamo scettici: la sua segreteria... che infatti sbotta con uno: "E vabbé, 11 o 11.15... sono le 10.50, mancano venti minuti, va bene lo stesso, no?"
Risultato: i nostri acquirenti si accomodano, io e Paola aspettiamo di essere convocati assieme a loro nella sala riunioni dove ci raggiungerà il notaio e dove siamo passati al setaccio dalla segretaria. Alle 11.30 telefona la responsabile: ok, alle 12 arriva il direttore per il mutuo; tutto apposto.
Intanto sono già le 11.50. Il notaio si presenta alle 12.10, legge l'atto di vendita, fa un paio di battute, sbaglia nell'indicare compratori e venditori, ci fa giurare che naturalmente non c'è stata alcuna mediazione immobiliare, no?..., ma alla fine si aggiusta tutto e alle 12.25 esce dicendo: "Ok, ora dobbiamo solo aspettare il funzionario della banca per il mutuo." Che è già in ritardo di 25 minuti.
Non possiamo fare altro che chiacchierare con i nostri acquirenti e definire utili dettagli per il trasloco e la cessione dell'appartamento. Alle 12.40 si apre la porta, fa capolino la segretaria che ci ha accolto all'inizio: "E voi che ci fate da soli qui?" Stavolta non resisto, e rispondo con un "Stiamo aspettando i tramezzini, no? Vista l'ora e l'attesa..." Non sembra cogliere la battuta, guarda l'orologio e risponde: "Ah, state aspettando il funzionario..." Che ancora non si vede. Alle 13 - sono quindi passati altri 20 minuti - Paola riceve una telefonata dalla responsabile mutui. "Ah, senta, dovrebbe farmi un favore: prenda carta e penna e scriva: Io Bellini Paola, nata a ecc. ecc. chiedo l'estinzione anticipata del mutuo numero... ecco, stia attenta a non sbagliare..." E comincia a sciorinare qualche cifra. "Ah, no, ho sbagliato! Il numero giusto è... E lo mandi al fax numero..." Bene. Paola scrive a mano la richiesta e ci vogliono cinque (cinque!) tentativi prima che il fax parta. Ma del funzionario ancora nessuna traccia. Alle 13.20 risuona il cellulare. E' di nuovo la responsabile mutui. "Mi scuso per il ritardo. Ma abbiamo la polizia in sede e il direttore è impegnato. Non può venire ora. Dobbiamo rimandare a questo pomeriggio."
Alle 14.30 si ritorna dal notaio. Stavolta il direttore c'è. La vendita avviene. Ma la banca del gruppo che deve chiudere il nostro vecchio mutuo non si fida neppure delle parole del direttore e dell'assegno che ha in mano. Non so poi per quale arcano motivo - forse perché era tutto regolare ?... - la pratica viene sbloccata. Ecco, siamo ufficialmente senza casa.
Fine delle trasmissioni? Macché, siamo ancora all'inizio. Stamani torniamo in banca per la pratica per chiedere i contributi regionali sull'acquisto della casa. Un'ora di trafila a compilare un modulo di sei pagine dove nella prima pagina si dichiara chi si è, nella seconda lo si torna a fare, nella terza si riafferma che quelli citati nella prima pagina sono effettivamente gli acquirenti e che sono sposati tra loro. Comunque alla pratica vanno allegati una serie di documenti tavolari da richiedere all'Ufficio preposto. E noi lemmi lemmi ce ne andiamo là. Al primo piano sembra facile: un simpatico impiegato ci dice che i documenti che ci servono costano 25 centesimi a foglio, ce li stamperebbe subito senza nessuna formalità, ma per i nostri scopi contributivi servono quelli con i timbri e i bolli che vengono rilasciati al piano di sotto.
Bene. Solo che dopo un'attesa di 25 minuti, scopriamo che secondo l'impiegata del piano di sotto, per avere gli stessi documenti che al piano di sopra ci avrebbero dato sulla parola "volante", serve una delega scritta degli attuali proprietari e che comunque costano 44 euro a foglio. Passi per i 44 euro, ma faccio notare che non serve alcuna delega, perché come esposto nello stesso ufficio, tali documenti possono essere richiesti dai diretti interessati, e noi lo siamo perché documenti alla mano (domanda di contributo appena fatta, contratto preliminare al seguito, e quisquilie varie) lo attestano. Risposta: "Guardi che le leggi mica lo ho fatte io; io devo solo farle rispettare." Appunto: ma se la legge che lei ha esposto dice questo, perché adesso mi serve una delega? L'impiegata va a leggere l'avviso, ma sembra che legga un'altra cosa, perché rimane con la sua convinzione. Arriviamo ad un accordo: ci forniscono i documenti che ci servono se compiliamo un'autocertificazione dove autocertifico le stesse cose per almeno tre volte. Ma tant'è. Con uno squisito trucco burocratico, e un punto di cucitrice, i due fogli diventano uno solo, così ce la caviamo con appena 44 euro.
Intanto anche questa mattinata è volata via; e lunedì prossimo dobbiamo appena comprare l'altro appartamento. Buon Dio, ho già i brividi.

lunedì 21 luglio 2008

Senza casa, con figlia a carico

Non ridete, ma da domattina, per qualche giorno, sarà così. E' in calendario l'appuntamento dal notaio per la vendita del nostro appartamentino di Ronchi (quello sotto il cavalcavia, dietro la ferrovia... molto "homeless", no?), che sarà acquistato da una giovane coppia napoletana con una simpatica bimba piccolina che ha già fatto amicizia con Beatrice e che già adora la sua nuova cameretta tutta rosa con lo stencil delle principessine Disney.
La grande macchina del trasloco sta per mettersi ufficialmente in moto, dunque, anche se ormai da qualche settimana Paola ha già cominciato a imballare libri (santo cielo, quanti!!!), cd, piatti, bicchieri e soprammobili, col risultato surreale che stiamo vivendo tra gli scatoloni in stanze con i mobili ormai vuoti.
E così, da domani saremo senza casa, almeno fino a lunedì prossimo quando abbiamo il rogito per comprare il nuovo-vecchio appartamento di Staranzano, e con una figlia a carico. E in più Paola è disoccupata, ma per fortuna - era ora! - venerdì entrerà in ruolo, seppur come insegnante di sostegno. Ma dopo dieci anni di precariato, è già un bel risultato, no?

giovedì 17 luglio 2008

Bentrovati anche di qua

Il musical non mi basta. E allora alimento anche quest'altro blog, creato quando ho vissuto l'enorme emozione di vedere "in diretta" la mia Beatrice quando ancora fluttuava nel pancione di Paola (e del resto, il post qui sotto è ancora lì a testimoniarlo). Non che il tempo a disposizione sia aumentato, anzi; ma tante volte mi capita, specialmente quando cammino per andare al lavoro, di perdermi in pensieri e riflessioni che magari vale la pena di scambiare con qualcuno. Ecologia, ambiente, letture, svaghi, televisione, vacanze, lavoro, ma anche le gioie (e i patemi) della paternità. Insomma, di tutto un po'. E attenti, se seguite LOST: se non siete in pari con la programmazione americana, mi sa che potrete trovare spoiler. Perché come sono un musical-lover... sono anche lost-maniaco.
Enjoy!